Sisma Bonus, cessione del credito anche a imprese consorziate
L’Agenzia delle Entrate ha stabilito, con una circolare del 23 luglio 2018, le regole da seguire per la cessione del credito d'imposta quando si eseguono interventi di messa in sicurezza degli edifici usufruendo del cosiddetto Sisma Bonus. Sostanzialmente si tratta di un allineamento con i principi che regolano l’Ecobonus.
In particolare per interventi eseguiti dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 nei comuni ricadenti nelle zone sismiche classificate a rischio sismico 1, 2 e 3 viene chiarito che:
“Analogamente a quanto disposto con riferimento alla cessione del credito per interventi di efficienza energetica, le citate disposizioni stabiliscono che il credito può essere ceduto ai soggetti che hanno effettuato gli interventi (fornitori e imprese costruttrici) ovvero ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione del credito”.
Per il Sisma Bonus resta fermo, per tutti i soggetti beneficiari della detrazione in argomento, il divieto di cedere il credito corrispondente alla detrazione agli istituti di credito e agli intermediari finanziari.
Inoltre appare molto importante il chiarimento che l’Agenzia delle Entrate ha dato circa Consorzi o Rete di imprese che eseguano i lavori:
“Si precisa che nel caso di lavori effettuati da un’impresa appartenente ad un Consorzio oppure ad una Rete di imprese, il credito corrispondente alla detrazione può essere ceduto anche agli altri consorziati o retisti, anche se non hanno eseguito i lavori, o direttamente al Consorzio o alla Rete. Restano in ogni caso escluse le cessioni a favore degli istituti di credito e degli intermediari finanziari nonché delle società finanziarie che facciano eventualmente parte del Consorzio o della Rete di Imprese”.
Infine la circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce anche un ulteriore aspetto:
“Si ritiene che nel caso in cui il fornitore del servizio si avvalga di un sub-appaltatore per eseguire l’opera, la cessione del credito possa essere effettuata anche a favore di quest’ultimo o, ancora, a favore del soggetto che ha fornito i materiali necessari per eseguire l’opera, trattandosi comunque di soggetti che presentano un collegamento con l’intervento e, dunque, con il rapporto che ha dato origine alla detrazione”.
È utile ricordare che il sisma bonus 2018 consente ai contribuenti di ottenere notevoli sgravi fiscali a seconda della qualità e quantità di interventi eseguiti. Se si realizza una riduzione del rischio sismico le detrazioni concesse sono più elevate. In ogni caso le detrazioni possono raggiungere il limite massimo di 96.000 euro per unità abitativa.